450 milioni per ripartire. A beneficiarne, il settore agricolo.
“Sono state accolte le nostre richieste – dice Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como e Lecco – ora si può pensare a importanti misure fiscali per le imprese e gli allevamenti ma anche a finanziamenti per i danni provocati dal clima”.
La nuova manovra governativa stanzia il 58% in più rispetto alla precedente, segno di un’attenzione crescente ad un settore fondamentale, per cui l’Italia potrebbe avere il primato a livello mondiale, afferma Coldiretti. Il fatto è che lo scenario del 2022 è ancora poco chiaro sul fronte pandemia. Numerose le incognite e le incertezze anche per il comparto agricolo. Di certo ci sono i 6 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza.
“Noi siamo pronti a rendere l’agricoltura protagonista e affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale attingendo al PNRR. – riprende Trezzi - Per questo abbiamo elaborato e proposto progetti concreti per favorire l’autosufficienza alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero; e ancora per rafforzare i rapporti della filiera per e realizzare un vero Made in Italy. È altresì importante sostenere lo sviluppo delle foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, gli invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, la chimica verde e le energie rinnovabili utilizzando le risorse a disposizione per i pannelli fotovoltaici da mettere sui tetti con consumo di suolo zero. Sulla logistica serve agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo, che hanno effetti non indifferenti sul prezzo finale per il consumatore, naturalmente.”
Insomma c’è tanto da fare per questo settore, la speranza – conclude Trezzi – è che questo sia davvero l’anno della ripartenza.