Insulti, minacce, inviti a boicottare il comprensorio sciistico. I Piani di Bobbio e Valtorta, sulle vette lecchesi, a meno di un'ora di auto da Milano, oggetto di una campagna di “shitstorm”. Le pagine social inondate nelle ultime ore da una pioggia di commenti contro la decisione di regalare skipass ai bambini tra i 5 e gli 11 anni che si sono vaccinati.
Basta anche una sola dose per ritirare, dal 10 gennaio al 10 febbraio, un ticket gratuito per trascorre una giornata sulla neve. “Ecco quanto vale fare la cavia: un giorno di sci”, scrive Marco. “Vergognatevi. Ma poi vi prendete anche la responsabilità dei bimbi che stanno male o avranno problemi? Spero inizi a piovere”, rilancia Francesca. “Potete chiudere, mai più ai Piani di Bobbio”, dice Federica. No vax, no green pass, o semplicemente contrari alla profilassi contro il Covid per i bambini, la tempesta di commenti non si ferma.
“Possono scrivere quello che vogliono, non ci smuoviamo di un passo- la replica di Massimo Fossati, amministratore di Itb, Imprese turistiche barziesi-. Abbiamo avuto anche numerose telefonate di apprezzamento per l’iniziativa, ma evidentemente una minoranza rumorosa riesce a farsi sentire più di una maggioranza silenziosa. Pensiamo di essere dalla parte della ragione e non ci aspettiamo che un genitore decida da vaccinare il proprio bambino per avere uno skipass gratis.
Vuole essere semplicemente un piccolo premio da parte nostra. Se gli impianti sono aperti è solo grazie ai vaccini e a chi ha deciso di aderire alla profilassi. Le persone che ci insultano sono le stesse che da oggi non potranno più sciare, siamo in grado di fare tranquillamente a meno di loro”. Dal 10 gennaio infatti entra in vigore il decreto approvato dal Governo il 29 dicembre che prevede l'obbligo di super green pass, solo vaccinati o guariti, per accedere ai comprensori sciistici. L’ultimo provvedimento non pone differenze tra funivia, seggiovia o skilift: chi ha solo il tampone non può salire. “I controlli sono rigorosi e siamo pronti ad attenerci alle nuove regole- conclude Fossati-. Le stesse che ci permettono di lavorare. Dall'inizio della stagione ai Piani di Bobbio abbiamo avuto oltre 120mila presenze, lo scorso anno in questo periodo senza i vaccini eravamo chiusi”.