8 Gennaio 2022 Lonato, 3 operai travolti dal fango sul cantiere della TAV, 10 Gennaio 2022 Novate Milanese, Luigi Rinaldo, 63 anni operaio edile perde la vita, 11 Gennaio 2022 Besana Brianza, Stefano Anastasio, 50 anni, sposato e padre di due figli, operaio edile di Casatenovo, dipendente della ditta “Costruzioni Sassella” muore sul colpo: schiacciato dall’escavatore che stava manovrando in un tratto in discesa all’interno di un cantiere edile in via della Fontana.
Solo l’ultima croce di una lunga tragica serie di infortuni mortali. I sindacati lanciano il grido d’allarme. “Ancora una volta la ripresa del settore e l’uscita dalla crisi, si trasforma in un fattore penalizzante per la vita dei lavoratori, costretti ad operare in condizioni non idonee e soprattutto non in sicurezza- scrivono i responsabili del settore edile di Cgil, Cisl e Uil di Lecco, Veronica Versace, Roberto Scotti ed Ivan Altomare-. Il carico di lavoro, derivato dagli innumerevoli contratti firmati, le tempistiche per lo svolgimento degli stessi e la poca maestranza a disposizione, porta il cantiere ad essere un campo di battaglia e non un luogo sicuro dove poter lavorare. E’ necessario, oggi più che mai, chiamare nel modo corretto quanto sta accadendo: non sono morti bianche, sono tragedie che gridano vendetta rispetto a chi ne ha responsabilità”.
Poi l’affondo: “Le normative sulla sicurezza esistono, ma non vengono applicate- continuano- le nostre richieste non sono state prese in considerazione. Basta lucrare sulla pelle dei lavoratori. È inaccettabile che nel 2022 venga ancora messa a rischio l’incolumità delle persone: è necessaria l’applicazione del contratto di settore ed è importante che si adempia al rispetto delle ore di formazione previste sulla sicurezza sul lavoro. Morire ancora a causa del lavoro nel 2022 è vergognoso e inaccettabile”. Nel 2021 sono stati oltre 500mila gli incidenti, 1.116 le vite spezzate. “ Ad oggi siamo l’unico paese dell’Unione europea a non avere una strategia nazionale in materia salute e sicurezza sul lavoro- concludono i sindacati-. Sono previsti 191,5 miliardi di euro del PNRR da investire, questo è il momento di fare investimenti seri in prevenzione, informazione e formazione. Basta contare i morti, servono impegno e risorse affinché il lavoro non sia più una trappola mortale. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità. Esprimiamo dolore e vicinanza alla famiglia di Anastasio, rendendoci sin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza”.