Un prete coraggioso e instancabile, educatore che ha dedicato la sua vita alla formazione religiosa e morale dei giovani, fino alla condivisione della lotta contro i nazifascisti come cappellano della brigata partigiana briantea. Don Ernesto Catturini ha lasciato una traccia indelebile nella città di Meda, del cui oratorio maschile fu assistente e protagonista di una vera e propria rinascita nel 1937, finendo per coinvolgere 830 ragazzi su una popolazione di 8000 abitanti. “Mai piu’ il fascismo” è il titolo della mostra dedicata al parroco, aperta fino al prossimo 31 maggio presso il Centro Auxologico Meda e curata dallo storico locale Felice Asnaghi. Tredici pannelli che, nei corridoi del poliambulatorio, raccontano con fotografie, approfondimenti e interviste la vita di don Catturini, ripercorrendo anni belli e allo stesso tempo drammatici per la comunità. Un esempio, testimonianza di fede e liberta e un modello, come l’ha definito l’Arcivescovo di Milano monsignor Delpini in occasione dell’inaugurazione della mostra, a cui hanno preso parte anche gli assessori regionali Fabrizio Sala e Letizia Moratti. La mostra diventa così un’importante testimonianza della resistenza e dell’antifascismo di un prete partigiano come don Catturini, che per tutta la vita ha ispirato e formato tanti giovani intorno a valori come quelli quelli della forza della preghiera, della speranza, del pensiero.