Tutte le strade porteranno a Roma, ma a portare in tutto il mondo è solo la Via Spluga. Il progetto di valorizzazione turistica dell’antica strada romana sarà modello di 300 città in 30 paesi. Il Comitato di Coordinamento Cittaslow International che l’anno scorso aveva incaricato Chiavenna di definire le linee guida per il turismo outdoor di tutto il mondo, in virtù dei risultati ottenuti in 20 anni di lavoro, oggi applaude il lavoro svolto. Secondo il comitato internazionale tutte le città che aderiscono al “buon vivere” dovranno aderire agli aspetti programmatici, organizzativi e creativi, nonché ai protocolli di manutenzione dei sentieri e di promozione turistica stabiliti dal Comune di Chiavenna e dal Consorzio Turistico della Valchiavenna. Sono i fatti che contano e nessuna città poteva essere più indicata. Il progetto Interreg Via Spluga ha infatti 20 anni di storia. Nato dalla collaborazione tra enti italiani e svizzeri, ha ripristinato, valorizzato e promosso l'itinerario storico della via Spluga, facendo leva sulle sue peculiarità, nella direzione di un turismo sostenibile. “Vent'anni dopo - spiega il sindaco Della Bitta - possiamo dire che quella è stata una felice intuizione che ha precorso i tempi e che ci ha consentito di anticipare molte altre località. Il lavoro è stato e continua ad essere impegnativo, in particolare nella fase pandemica, ma siamo orgogliosi di aver lanciato una proposta molto apprezzata, in particolare dai turisti stranieri. Una grande soddisfazione ma anche uno stimolo ulteriore a proseguire nel percorso intrapreso”. Filippo Pighetti, direttore del Consorzio aggiunge che la proposta ha prodotto importanti effetti positivi su tutto il nostro territorio. A beneficiarne sono stati anche i negozi, i bar, i ristoranti e le strutture ricettive che accolgono gli escursionisti. Non secondaria è l'influenza esercitata sul tessuto sociale del territorio con un evidente miglioramento dell'accoglienza e una maggiore attenzione alla sostenibilità.