Prime risposte dal Governo per sbloccare l’utilizzo dei bonus edilizia. Ma ora gli artigiani chiedono stabilità: “Stop a modifiche continue”. “Il decreto approvato in questi giorni offre alcune risposte fondamentali”, commenta il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva.
Tra le misure, il divieto di effettuare più di tre cessioni del credito, quelle oltre la prima dovranno essere a favore di banche, assicurazioni o società finanziarie vigilate e non potranno essere di entità parziale. Previste sanzioni penali molto pesanti per i tecnici che certificano costi gonfiati o inesistenti.
“Il Governo – sottolinea Riva – ha recepito le nostre sollecitazioni per modificare la stretta sulla cessione dei crediti contenuta nel Decreto Sostegni ter che, di fatto, ha paralizzato il mercato delle costruzioni. La nuova strada individuata dall’Esecutivo rappresenta una scelta equilibrata anche per colpire le frodi che danneggiano tutti, a cominciare proprio dalle imprese del settore costruzioni. Ora rimane aperto il problema della cessione del credito fra fornitori e distributori di componenti all’interno delle filiere: ci auguriamo possa essere considerato e risolto nell’ambito dell’esame parlamentare”. Il presidente degli artigiani auspica che “con il nuovo provvedimento si concluda la stagione delle continue modifiche ai bonus edilizia, ben 9 negli ultimi 20 mesi. E’ tempo di un assetto normativo definitivo – dice - per restituire finalmente alle imprese la certezza di poter investire e lavorare e contribuire al rilancio di un settore fondamentale per la nostra economia e per la transizione green”.
Confartigianato esprime infine apprezzamento per il Decreto Legge Energia approvato dal Consiglio dei Ministri che annulla gli oneri di sistema in bolletta anche per il secondo trimestre dell’anno e riduce l’IVA sul gas al 5%. Tuttavia – fa rilevare la Confederazione – rimangono penalizzate le PMI nelle filiere del Made in Italy che, pur non avendo consumi rilevanti, non possono accedere al credito dì imposta per energia e gas, come invece è previsto per le imprese industriali.