Dare voce a chi non ha voce e intervenire su tematiche educative con azioni concrete. Per questo gli scout parteciperanno al Lecco Pride durante la sfilata in programma nel capoluogo lariano il 18 giugno. A dare l’adesione uno dei tre gruppi cattolici presenti in città. «Abbiamo deciso a larghissima maggioranza di aderire alla manifestazione nel sostegno dei diritti civili fondamentali della comunità Lgbtq+ e lo faremo con la divisa che ci caratterizza».
Scrive uno dei capigruppo di Agesci Lecco 3, Giacomo Pelladoni nella lettera inviata alle famiglie e ai referenti di zona e regionali. La decisione è frutto di un lungo lavoro di dibattito e riflessione, con la scelta di partecipare a un evento che mira “a essere uno spazio condivido su un’idea di società aperta”. Una decisione che fa discutere.
“Prendiamo atto che il tema ha sollevato qualche perplessità”, scrivono gli stessi scout di Lecco 3 nella missiva inviata al regionale in cui rimarcano la loro posizione in difesa di chi a causa dell’orientamento sessuale non gode ancora del totale riconoscimento dei propri diritti. “Si è creata qualche fibrillazione- conferma don Andrea Lotterio, assistente spirituale di zona degli scout-. Alcuni genitori hanno chiesto un confronto con l’assistente ecclesiastico ed è previsto un incontro giovedì sera. Ogni gruppo scout ha comunque la sua autonomia. In questa scelta c’è certamente buona fede, ma bisogna dire che alcune posizioni Lgbtq stridono con l’antropologia cristiana, Detto questo sono comunque temi di cui è necessario parlare e che è giusto approfondire”.
“Da parte nostra non possiamo che essere contenti- commenta Dalila Maniaci, presidente dell’associazione Renzo e Lucio-. La leggiamo come una presa di posizione coraggiosa nei confronti di luoghi comuni del mondo cattolico. Non mi stupisce che siano proprio i giovani ed essere pronti a confrontarsi su queste tematiche”. L’ultima precisazione è del gruppo Agesci tre: “L’adesione è alla manifestazione, a suoi principi e non a tutte le battaglie portate avanti dall’associazione con cui resta aperto il dialogo”.