La zona gialla è durata poco in Lombardia. Solo due giorni. Nel fine settimana si torna in fascia arancione (e questo era già stato annunciato), ma per i lombardi proseguirà anche dopo il 10 gennaio. I dati che emergono dal monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità hanno portato alla decisione del governo, ufficializzata da un’ordinanza, che sarà firmata in serata dal ministero della Salute guidato da Roberto Speranza. Passano in area arancione anche Calabria, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto.
Nel monitoraggio si spiega come la situazione epidemiologica nel Paese sia in peggioramento, con l’incidenza a 14 giorni che torna a crescere dopo alcune settimane, mentre «aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali». L’indice Rt nazionale è in aumento per la quarta settimana consecutiva e, per la prima volta dopo sei settimane, sopra quota 1. L’indice lombardo di trasmissibilità del virus è di 1.27. L’epidemia si trova ora, spiegano i tecnici, in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti.
Dall'10 gennaio in Lombardia, zona arancione, ci si potrà muovere liberamente, ma solo all'interno del proprio Comune. Restano aperti i negozi, ma chiudono bar, ristoranti e pub, che però potranno lavorare facendo servizio d'asporto e consegne a domicilio. Per uscire dal Comune servirà l'autocertificazione e una motivazione valida tra le esigenze comprovate. Valide le misure nazionali come il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e la chiusura di piscine, palestre e centri sportivi, ma anche del comparto culturale: cinema, musei, teatri.