Ci sono opere destinate a trascendere il loro tempo ed essere sempre foriere di nuove riflessioni. Tra queste “I promessi sposi”, certamente, ma anche una delle sue più celebri trasposizioni prodotta nel 1989 dalla Rai con la regia di Salvatore Nocita. Ed è proprio Nocita a essere stato ospite del cinema Aquilone di Lecco. A margine della proiezione della prima puntata della miniserie, il regista, dimostrando una profonda conoscenza del Manzoni, ha esposto le ragioni delle scelte stilistiche del suo sceneggiato e analizzato il cambio di linguaggio dell’audiovisivo, lasciando intendere che oggi una trasposizione sarebbe più improntata al sensazionalismo che all’aderenza al romanzo.
Di fronte a una fitta platea, Nocita ha dialogato con Monsignor Davide Milani, presidente dell’associazione culturale Madonna del Rosario, organizzatrice dell’evento, con Giulio Martini, giornalista e critico cinematografico, e con Mauro Rossetto, direttore artistico della rassegna “Una città per Manzoni”, di cui fa parte l’incontro, voluta dall’amministrazione comunale di Lecco in collaborazione con il Simul in occasione dei 150 anni della scomparsa dell’autore.