17.000 trasporti, 6.500 servizi di consegna spesa, farmaci e pasti, per 360.000 km percorsi. E ancora, 33.000 telefonate sociali effettuate e 1.200 utenti seguiti. Bastano questi numeri per fotografare il 2020 di Auser Provinciale Lecco, un anno di grande impegno per sostenere le fasce più fragili della popolazione lecchese, che più hanno patito il violento impatto della pandemia e delle misure restrittive varate per contenerla.
I volontari delle sedi di Auser presenti nel territorio del lecchese, nonostante le limitazioni e le difficoltà imposte dall’emergenza Covid-19, sono stati fortemente impegnati nel garantire i servizi autogestiti, rivolti principalmente ad anziani e disabili, ma non solo. I servizi di accompagnamento, per fare la spesa, andare dal dottore, in farmacia, a fare visite mediche o terapie. La raccolta e consegna del latte materno per conto dell’Ospedale Manzoni di Lecco. Poi la telefonia sociale, punto di riferimento importante per la raccolta di necessità e istanze. Un servizio che nel 2021 si evolverà con l’utilizzo delle videochiamate. Ma Auser nel 2020 ha svolto anche attività di vigilanza fuori le scuole lecchesi, 4 turni al giorno garantiti da 36 volontari, e promosso attività culturali, con conferenze in presenza e su piattaforme digitali. Attivo, nonostante le limitazioni, anche il Coro Auser Leucum.
“In tutto i nostri volontari hanno dedicato 46.200 ore del loro tempo alle persone fragili, e se non ci fosse stato il lockdown a fermarci per alcune settimane, il numero sarebbe stato ancora più elevato – spiega il presidente di Auser provinciale Lecco, Claudio Dossi - il ringraziamento va a loro, oltre che ai dipendenti e ai collaboratori. C’è ancora molto da fare per sostenere le tante persone fragili presenti nel territorio, solo insieme alla più vasta rete di volontariato si può dare risposte sempre più efficaci alla domanda dei bisogni sociali, che non sempre si manifestano. Il mondo del volontariato è prezioso – conclude Dossi - va sostenuto, se necessario anche con una legge regionale che ne riconosca il valore”.