Il lupo fa paura, ma la convivenza è possibile. Esperti a confronto per gestire il ritorno di questo predatore dopo quasi un secolo nel parco di Montevecchia e della valle del Curone. Nel tardo pomeriggio di martedì, dopo che nei giorni scorsi è stata sbranata un’altra pecora, si è tenuto l’incontro online organizzato dal Parco a cui hanno partecipato il Presidente, Marco Molgora, i tecnici e volontari dell’Ente, funzionari di Regione Lombardia e di ERSAF, il Comandante della stazione dei Carabinieri Forestali di Lecco e diversi allevatori attivi nel territorio collinare del Parco, in rappresentanza di circa 10 aziende.
Agli allevatori sono state illustrate le attrezzature e le strutture di protezione dagli attacchi del lupo messe a disposizione dalla regione, oltre alle polizze assicurative per il risarcimento dei danni subiti. Laura Cucè di Regione Lombardia e Lucia Ratti di ERSAF hanno illustrato l’attività, ribadendo la disponibilità a supportare gli imprenditori agricoli.
Francesco Bisi, dell’Università dell’Insubria, ha illustrato la situazione della presenza del lupo in Lombardia, ultima Regione del Nord in cui è in corso una parziale colonizzazione, anche se ancora con numeri ridotti, ed ha tratteggiato la biologia e l’etologia di questo animale. Numerose le domande degli operatori. E’ stata anche più volte richiamata la necessità di una maggior attenzione per quanto riguarda i cani, e l’obbligo, già previsto dalle leggi, di tenerli legati durante le passeggiate nei boschi.
Prevista a breve anche l’organizzazione di un’iniziativa pubblica di comunicazione ai cittadini sul ritorno del lupo e sulle regole di comportamento.