La denatalità un problema anche per Lecco. Sebbene nel 2021 i nati in città siano cresciuti rispetto all’anno precedente, nei primi mesi del 2022 le nascite sono in contrazione. Una realtà che produce tre effetti: sulla sanità, sulla tenuta del mercato del lavoro e del sistema di welfare, sulle scuole e sugli asili. Su quest’ultimo punto anche Lecco vive un trend negativo, testimoniato dai dati sugli alunni delle scuole dell’infanzia: dai 1544 dell’anno scolastico 2012-2013 si è passati ai 1157 dell’anno scolastico in corso, vale a dire il 25% in meno in 10 anni. “Come Amministrazione – spiega Alessandra Durante, assessore alla famiglia - ci stiamo interrogando su come affrontare in modo sistemico il cambiamento per essere vicini alle giovani coppie e alle nuove famiglie ma anche per supportare i servizi educativi per la fascia 3-6 anni che caratterizzano Lecco e che hanno una tradizione importante Proprio in questi giorni si sta discutendo il rinnovo della convenzione per le scuole dell’infanzia paritarie: sia queste scuole che quelle statali si trovano a fare i conti con la denatalità. Occorre uno sforzo comune per ripensare come continuare ad accompagnare questi presidi educativi dentro questo tempo”. “Avere dei figli – conclude la Durante - resta una scelta personale, intima e profonda che riguarda dinamiche e valutazioni che vanno anche oltre aspetti economici e organizzativi: non condivido, pertanto, il pressing che a volte si crea sul tema natalità. Gli aiuti economici agevolano la gestione e alleggeriscono il carico ma non possiamo illuderci che servano a invertire la curva demografica – è il commento dell’Assessore Alessandra Durante –. Nel rispetto di ciascuno, le Istituzioni devono proseguire nel miglioramento e nella differenziazione dell'offerta dei servizi rivolti all'infanzia e alle famiglie. È questo che cercano i genitori: una proposta che sia accessibile e basata su progetti che sappiano adattarsi al contesto con uno sguardo alle prospettive future”.