Per la strada dei desideri serve ancora pazienza. Avrebbe dovuto essere pronto a settembre il nuovo progetto per il tunnel di San Gerolamo, secondo lotto della nuova Lecco-Bergamo. “Non ci sono ancora novità”, dichiara il deputato dem Fragomeli.
Nessuna via d’uscita, almeno per ora. Ennesima doccia fredda sul tunnel di San Gerolamo, secondo lotto della nuova Lecco-Bergamo. Il cantiere, inaugurato nel 2009, non è ancora entrato nel vivo. E non lo farà nemmeno nei prossimi mesi.
La competenza dell’opera è passata dalla Provincia ad Anas, ma nei fatti siamo ancora punto e a capo. “Gli aggiornamenti delle ultime ore riguardo la consegna, prevista per questo settembre, della nuova progettazione esecutiva della Lecco-Bergamo non sono particolarmente positivi – dichiara Gianmario Fragfomeli, parlamentare del Pd - Già lo scorso mese di giugno avevo depositato una interrogazione con cui chiedevo il rispetto dei tempi indicati dalla convenzione, sottoscritta nel settembre 2021, tra la Provincia e Anas. Allo stato dei fatti, però, dobbiamo registrare una evidente lentezza nella realizzazione degli adempimenti previsti».
In queste ore - prosegue Fragomeli - avremmo dovuto poter visionare il nuovo e completo progetto esecutivo; siamo invece, ancora, alle prese con affidamenti di piani integrativi, da parte di Anas, per indagini geognostiche sulle caratteristiche del suolo. Chiaramente, non vi è nulla da obiettare in merito a tale attività di approfondimento che, sicuramente, consentirà di ottenere un progetto realizzabile, sicuro e con i nuovi costi aggiornati. Quello di cui ci rammarichiamo è che avremmo comunque preferito maggiore celerità da parte degli Enti coinvolti nell’accordo». I lavori per il tunnel di San Gerolamo, lungo quasi due chilometri e mezzo, sono iniziati nel 2009. Il costo stimato dell’opera è praticamente raddoppiato, passando da 90 milioni di euro a una stima di 160 milioni.