Villa sul Lario vendesi. La posizione è incantevole, il prezzo è contenuto, ma chi vorrà accaparrarsi la storica magione dovrà farsi carico dei costi di ristrutturazione che si annunciano ingenti. In cambio però potrà abitare in uno stabile che fa parte del compendio di Villa Monastero a Varenna.
La Provincia di Lecco ha messo in vendita tramite un’asta pubblica “Casa Fiumelatte”: due piani, terrazzo, sottotetto, due ingressi pedonali adiacenti alla Sp72, giardino, vista mozzafiato sul lago, prezzo 325mila euro con offerte al rialzo. L’immobile è sprovvisto di impianto idrico, elettrico, gas, telefonico, fognario, riscaldamento e certificazioni. E’ inoltre sottoposto a vincolo storico- artistico. Insomma il prezzo a base d’asta è solo il primo passo di un intervento che si annuncia lungo e dispendioso, ma la posizione resta unica. C’è tempo fino al 10 febbraio per presentare un’offerta. Intanto però la decisione di mettere all’asta l’immobile fa discutere. Il consigliere provinciale Antonio Rusconi l’ultima seduta ha chiesto chiarimenti e documenti.
“E’ di questi giorni il report 2022 dei risultati, ancora una volta positivi ed in forte crescita, dei turisti/visitatori del nostro compendio di Villa Monastero- le parole di Rusconi-. Un plauso alla dottoressa Ranzi e a tutti i collaboratori della Provincia che hanno contribuito a questo risultato, così come alla struttura tecnica dell’ente che si appresta peraltro a realizzare importanti lavori di riqualificazione della Villa e del Giardino Botanico. Detto questo, è’ vero che questo consiglio aveva approvato un anno fa l’indirizzo di valorizzare il bene, ma mi chiedo se la cessione della proprietà sia il modo migliore per raggiungere questo risultato. Mi riferisco alla possibilità, ad esempio, di ricavare in questo come negli edifici adiacenti spazi di soggiorno, in una realtà come quella di Varenna, in sofferenza di recettività.
Formule più dinamiche di rapporto con il privato, previste dalle normative, potrebbero aiutarci a raggiungere il risultato senza fare un pericoloso spezzatino della proprietà pubblica del compendio più blasonato sulla sponda orientale del Lago”. Rusconi ha chiesto di conoscere se nell’atto di acquisto del bene dal CNR, non ci sia qualche vincolo ulteriore in proposito, oltre a quello storico-artistico e di avere copia del contratto di acquisto. “Mi sembra importante dedicare al tema una riunione della conferenza capigruppo per acquisire più informazioni e arrivare a una valutazione più completa”, ha concluso il consigliere.