I lavori sul quarto ponte di Lecco, la corsia aggiuntiva al ponte Manzoni che collegherà Pescate al capoluogo, riservata alla viabilità locale, partono già in ritardo. Questo quanto comunicato dal sindaco di Pescate, Dante de Capitani, a seguito di un colloquio avuto con Anas. Come il Mose di Venezia per 17 anni, il mitico ponte di Messina e decine di altre grandi opere italiane, la corsia aggiuntiva al terzo ponte rischia di restare solo sulla carta a lungo.
Il motivo? I lavori sarebbero dovuti iniziare nelle prime settimane del 2023. Durante l’ultima conferenza dei servizi istituita per concordare il parere tecnico sulla parte antisismica del progetto è emerso inaspettatamente – spiega de Capitani - che i lavori del Quarto ponte sull'Adda partiranno solo nella seconda metà del 2023. Questo ritardo, dovuto a un ulteriore ritardo di consegna del progetto esecutivo ad Anas, potrebbe far sfumare il programma proprio alla vigilia dell’inizio dei lavori.
“Dato che sono previsti 22 mesi per completare l’opera, iniziando a metà del prossimo anno – calcola de Capitani – si arriverà al completamento a fine 2025, appena in tempo per le Olimpiadi 2026. Vuol dire quindi che non sono ammessi ritardi se non vogliamo fare brutte figure davanti a milioni di persone.” Il quarto ponte rientra infatti tra le opere finanziate in vista dell’appuntamento olimpico. Se non dovesse essere finito per tempo, si rischia più di una scivolata. "Proprio per questo – conclude de Capitani - ho chiesto al Responsabile territoriale di Anas Lombardia, l’ingegnere Nicola Crispo, un incontro urgente al fine di ottimizzare i tempi ed evitare le lungaggini che da sempre caratterizzano le grandi opere”.