Il caso dei medici a gettone scuote la sanità. L’impiego di medici a chiamata negli ospedali di tutto il Paese – inclusi quelli in Regione Lombardia – sta suscitando polemiche e riflessioni sulle condizioni nelle quali viene erogato il servizio di assistenza sanitaria pubblica. Un fenomeno che s’inserisce nella carenza cronica di personale a tutti i livelli che condiziona – e di molto – il funzionamento del servizio sanitario nazionale.
Spesso, per coprire i turni scoperti, vengono chiamati medici a gettone. Succede anche all’Asst Lecco, in particolare nel pronto soccorso di Merate. I numeri circolati però non sono quelli esatti. La sproporzione fra quanto riportato in diverse inchieste giornalistiche e la realtà ha spinto la direzione generale di Asst Lecco a puntualizzare le cifre esatte.
“Si smentisce – si legge nella nota - il numero 4.674 turni che l’Azienda avrebbe appaltato “a medici esterni o a gettone”, per l’ovvio fine di garantire il servizio di emergenza e urgenza, ponendo l’Azienda Socio Sanitaria lecchese quale fanalino di coda in Regione Lombardia (e probabilmente anche a livello nazionale). Tale dato è totalmente errato, in quanto il numero 4.674 non fa riferimento al numero di turni esternalizzati, bensì al numero di ore erogate in turni di 6 o 12 ore. Sulla base di tutto ciò – conclude la nota - risulta evidente che il numero di turni esternalizzati è di molto inferiore ed è quantificabile in circa 400 turni”. Asst poi spiega come le prestazioni di medici a gettone al pronto soccorso del Mandic hanno avuto avvio nel mese di agosto 2021, “dapprima mediante l’esternalizzazione di un numero contenuto di turni mensili, che – rposegue Asst - è progressivamente aumentato nel tempo sulla base dei crescenti fabbisogni del Pronto Soccorso causati sia dalla fuoriuscita di personale medico dipendente sia dal mancato reperimento di specialisti idonei a colmare le carenze di personale medico, nonostante – conclude la nota - le numerose procedure concorsuali messe in atto dall’ASST di Lecco nel corso degli ultimi anni”.