Più che una questione di leggi, una scelta politica. Torna ad accendersi il dibattito sulla concessione ai titolari di pubblici esercizi degli spazi pubblici per tavolini e dehors. Il Comune di Lecco ha deciso di non prorogare le deroghe concesse durante il periodo della pandemia, quando, per venire incontro ai commercianti, era stata decisa una gestione più elastica degli spazi.
Il Comune però ha deciso di non concedere più questa facoltà, appellandosi al fatto che la proroga varata dal governo non lo consenta esplicitamente. Un’interpretazione troppo stringente per Alberto Riva, direttore di Confcommercio Lecco. “Va da sè che se proroghi la semplificazione delle autorizzazioni - spiega lo fai anche con l'occupazione del suolo pubblico. In questo caso però, all'interno del Comune di Lecco, ha prevalso una interpretazione politica, e non giuridica, della questione, e si è andati così a penalizzare esclusivamente le imprese del commercio. Una scelta punitiva per la quale riteniamo che l’assessore comunale Giovanni Cattaneo abbia dimostrato di essere politicamente miope, in quanto – prosegue Riva - come assessore al Commercio e alle Attività produttive dovrebbe porre in essere azioni a sostegno delle imprese in generale e di quelle del commercio in particolare”. Nell’attesa che venga emanato un provvedimento meno restrittivo o che l’amministrazione riveda la sua posizione, la prudenza non è mai troppa. “In questa fase – conclude Riva - abbiamo comunque esortato i nostri commercianti delle piazze a osservare il regolamento comunale, proprio per evitare nel breve multe e sanzioni comunque fastidiose ancorché facilmente impugnabili".