Con tutta probabilità non arriverà questa settimana la decisione sul futuro dell’attività estrattiva sul Monte Magnodeno. E’ stato chiesto il rinvio della Conferenza dei Servizi, fissata per il 31 marzo, in cui la Provincia di Lecco dovrà decidere se autorizzare o meno la ditta Unicalce ad escavare altri 2.700.000 metri cubi e allargare l’area di cava di Vaiolo Alta di circa 17.000 m2.
“Alla luce delle criticità da noi presentate, una mozione di rinvio della Conferenza di Servizi è stata presentata dal Consigliere Provinciale Paolo Lanfranchi al Consiglio Provinciale”, spiega il Comitato “Salviamo il Magnodeno”, che con una petizione online ha raccolto 33 mila firme per dire no al progetto.
Anche l’amministrazione comunale del capoluogo, chiamata a dare un parere positivo o negativo sull’allargamento della cava, sarebbe orientato a esprimere richiesta di sospensione, al fine di valutare tutti gli elementi della decisione.
Una scelta volta anche ad evitare attriti all’interno della maggioranza guidata da Mauro Gattinoni. A spingere per il rinvio è stata l’ala più a sinistra della coalizione, “Con la Sinistra Cambia Lecco”. “Riteniamo utile – dice il gruppo consiliare - cominciare a discutere delle prospettive di quell’area, si tratta di un pezzo di montagna che dovrà tornare patrimonio di tutta la cittadinanza”
Il tema sarà al centro al centro della commissione consiliare quinta, convocata per martedì 30 marzo.