La nuova organizzazione potrà contare su 144 dipendenti, quasi duemila imprese associate (1910 per la precisione), per un totale di 120mila lavoratori, tre distinte sedi sui territori. Le assemblee dei soci di Confindustria Bergamo e Confindustria Lecco e Sondrio, hanno approvato il protocollo per la fusione delle due associazioni, confermando la decisione già presa dai consigli generali. Di fatto è stato sancito l’avvio dell’iter procedurale destinato a concludersi entro il 2022 con la nascita di un’unica associazione: si chiamerà Confindustria Lombardia Nord. Nel protocollo prevista l’istituzione di una commissione con il compito di definire gli aspetti statutari, regolamentari e organizzativi. Deciso anche il prolungamento del periodo di validità degli attuali organi delle rispettive associazioni. La composizione della governance sarà tale da garantire una rappresentanza equilibrata delle due componenti, al di là della mera proporzione matematica.
“Le nostre imprese hanno confermato di credere nell’alto potenziale strategico della scelta di proiettarci in una dimensione sovraterritoriale che consentirà a questa nuova realtà di avere visione, capacità progettuale, condizioni e mezzi per un’azione ancora più incisiva per la crescita del sistema produttivo, dei territori e delle nostre comunità e per la diffusione di una cultura d’impresa che mette al centro sviluppo, sostenibilità e benessere condiviso”, spiega il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva. “Sarà per me motivo di orgoglio - continua Riva - portare avanti, assieme ai colleghi del consiglio e della commissione, un percorso che ci vede dialogare e integrarci con l’organizzazione che è espressione di un sistema produttivo e di una provincia simili ai nostri sotto molti aspetti, primi fra tutti la forte vocazione industriale e il significativo apporto del manifatturiero alla composizione del PIL”.
Il settore manifatturiero esprime infatti a Bergamo, Lecco e Sondrio rispettivamente il 32%, il 35,8% e il 19,8% del valore aggiunto. “La nuova associazione avrà le dimensioni e le competenze per sviluppare progetti e attività di ampia portata come oggi richiesto dalle imprese, ma avrà al medesimo tempo una organizzazione che le consentirà una stretta vicinanza a associati e istituzioni- sottolinea il presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia- Parallelamente all’iter procedurale in corso, caratterizzato da una fusione di pari dignità fra le due organizzazioni, è stata avviata una collaborazione in diversi ambiti che sta già dando risultati e prepara la strada per ulteriori progetti a sostegno della competitività delle imprese”.