Un altro duro colpo alla criminalità organizzata nel lecchese. Dopo l’operazione condotta dalla Dda di Catanzaro ora le interdittive antimafia emesse dalla prefettura di Lecco e in questo caso collegate a soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nelle inchieste Oversize, Ferrus Equi e Cardine Metal Money. Quattro i provvedimenti interdittivi adottati dal prefetto Sergio Pomponio nei confronti di altrettante attività commerciali operanti in diversi settori - bar, pizzeria-ristorante, vendita di veicoli e di arredi- con sedi in diversi comuni della provincia. Nel dettaglio è stato chiuso un bar a Mandello del Lario, il provvedimento ha riguardato anche una società che gestiva un ristorante pizzeria a Calolziocorte (ora passato di proprietà) e il già noto mobilificio brianzolo collegato al boss dell’’ndrangheta Cosimo Vallelonga, in carcere da febbraio 2021. “I provvedimenti sono stati decisi all’esito di un’articolata attività istruttoria -svolta con il prezioso supporto del Gruppo Interforze Antimafia-, che ha restituito un quadro indiziario da cui è emersa la sussistenza di elementi sintomatici di un pericolo di infiltrazione criminale”, spiega la prefettura in una nota. È stato, inoltre, per la prima volta, emesso un provvedimento di prevenzione collaborativa (previsto dall’articolo 34 bis del Codice Antimafia), nei confronti di una società operante nel settore della formazione, con la prescrizione di specifiche misure organizzative, mirate a rimuovere e prevenire le cause di compromissione dell’impresa. Di fatto la stessa società già raggiunta da interdittiva in passato per i presunti rapporti della titolare proprio con Vallelonga. Dopo aver superato la fase del controllo giudiziario sarà monitorata per un ulteriore periodo di sei mesi. “L'attività della prefettura – conclude la nota- testimonia l'impegno concreto e quotidiano delle istituzioni nella prevenzione e nel contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico-produttivo locale”.