Denunciata per omicidio stradale e omissione di soccorso. E’ una 35enne di Barzanò la conducente del veicolo che domenica mattina all’alba ha travolto Boukarè Guebre, 39 anni, originario del Burkina Faso, residente a Garlate. Era in bicicletta, stava andando a lavorare in un’azienda metallurgica di Valgreghentino, quando lungo la provinciale a Olginate, all’altezza dell’ex Fonderia San Martino, è stato falciato dall’auto della donna: sbalzato a diversi metri di distanza e lasciato agonizzante sulla strada. Il corpo è stato trovato intorno alle cinque di mattina dopo che un automobilista ha chiesto l’intervento dei Carabinieri.
Boukare respirava ancora. Incosciente, ma vivo. I volontari del Soccorso di Calolzio sono arrivato dopo pochi minuti, i medici di Areu lo hanno rianimato a lungo, stabilizzato e caricato sull’ambulanza: disperate e inutile la corsa all’ospedale Manzoni dove il ciclista è morto poco dopo il ricovero. Nel tratto di provinciale dove è avvenuto l’incidente, oltre alle telecamere di videosorveglianza, è presente anche un sistema collegato con le centrali delle forze dell’ordine che consente di leggere le targhe dei veicoli in transito. Le immagini e le testimonianze hanno permesso ai militari di chiudere il cerchio in poche ore, identificando l’auto e risalendo alla proprietaria.
Secondo i primi accertamenti la donna inizialmente si sarebbe fermata, allontanandosi quando ha incrociato un'altra persona, un ivoriano che stava passando in quel momento. Sarebbe stato quest’ultimo a lanciare l’allarme dopo aver visto la bicicletta e il corpo nel fosso. “E’ persino difficile anche solo immaginare che qualcuno possa aver lasciato il giovane volontariamente agonizzante sul ciglio della strada senza prestare soccorso- dice il sindaco di Garlate, Giuseppe Conti-. Non conoscevo personalmente la vittima, so solo che abitava nel centro storico insieme al fratello. Resta la grande tragedia dell’ennesimo incidente stradale mortale lungo la provinciale che attraversa il paese”.