Minacce, colpi d’arma da fuoco a salve esplosi per spaventare gli abitanti del palazzo, vandalismi, imbrattamenti delle parti comuni. Era diventato l’incubo dei vicini, in un’escalation di violenza che aveva spinto alcuni condomini, terrorizzati dall’uomo, a dormire in auto. In più occasioni aveva cercato di dare fuoco alla porta di casa di una famiglia, la cui unica colpa era quella di condividere con lui il pianerottolo.
In carcere è finito un 53enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecco in esecuzione di una misura di custodia cautelare emessa dal Tribunale. L'accusa è di stalking condominiale. Gli episodi in una palazzina di Lecco a partire dal mese di gennaio, quando l’uomo, proprietario dell’appartamento dove abitava da alcuni anni, improvvisamente ha iniziato a perseguitare i vicini. Prima la rottura dei citofoni, poi l’imbrattamento delle scale, i cestini dati alle fiamme, le intimidazioni, la pistola giocattolo. Ripetute le denunce da parte dei condomini costretti a vivere in uno stato d’ansia perenne.