La brusca accelerazione nelle ultime ore. Dopo i provvedimenti adottati nei giorni scorsi, il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, ha emesso altre due interdittive antimafia. Entrambe nei confronti di imprese che lavorano nel capoluogo lariano, i cui titolari sono già gravati da numerose condanne. Si tratta di una srl che si occupa di marketing e servizi pubblicitari e di un'impresa individuale per la riparazione e la manutenzione di macchine utensili. Due realtà diverse accomunate però dai profili dei proprietari, pluripregiudicati e condannati per associazione di tipo mafioso. A ricostruire i legami pericolosi sono stati i componenti del gruppo interforze antimafia, coordinato dalla prefettura e formato da investigatori di questura, carabinieri, finanza e Direzione investigativa antimafia di Milano.
“L’informazione interdittiva costituisce uno dei principali strumenti di prevenzione amministrativa nel contrasto alla criminalità organizzata”, spiega la prefettura in una nota. A inizio mese il prefetto aveva già emesso quattro interdittive. collegate a soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nelle inchieste Oversize, Ferrus Equi e Cardine Metal Money. Un bar a Mandello del Lario, una società che gestiva un ristorante pizzeria a Calolziocorte (ora passato di proprietà) e il già noto mobilificio di La Valletta Brianza, quartier generale del boss dell’’ndrangheta Cosimo Vallelonga, condannato nel settembre 2021 a vent’anni di carcere. Oltre ad emettere un provvedimento di prevenzione collaborativa nei confronti di una società operante nel settore della formazione. 26 le misure interdittive adottate negli ultimi tre anni: oltre a bar e ristoranti, anche un’agenzia funebre, sale slot, concessionarie e ora anche una realtà imprenditoriale che si occupa di marketing.