Sono tutti rientrati già nella serata di domenica, ma la paura è stata davvero molta. La fuga nel cuore della notte, il fuoco, il pianto dei bambini. Le fiamme, probabilmente provocate da un corto circuito, sono scoppiate nella tarda serata di sabato all’interno del vano contatori al piano interrato della palazzina di via Sant’Antonino che si affaccia sulla provinciale, a Malgrate.
Il fumo ha invaso le scale dello stabile dove è ospitato il centro migranti: 54 persone sono state allontanate. Le squadre dei vigili del fuoco hanno raggiunto l’area coinvolta dal rogo con auto protettori e termocamere, hanno poi posizionato ventilatori per convogliare all'esterno i fumi tossici, mentre le famiglie, soprattutto donne, con i figli piccoli, venivano evacuate.
Nessuno è rimasto ferito o ha avuto bisogno di cure mediche. Una volta scongiurato qualsiasi pericolo, i pompieri con pile e le torri faro che dalla strada illuminavano la palazzina, hanno aiutato le persone sfollate a prendere i beni di prima necessità negli appartamenti e le hanno accompagnate a Valmadrera, in un'altra struttura della cooperativa che gestisce il centro, dove hanno trascorso la notte. I migranti hanno dovuto attendere fino a ieri sera perché venisse ripristinato l’impianto elettrico dello stabile rimasto senza luce, prima di poter rientrare. Sul posto sabato notte è intervenuto anche il sindaco di Malgrate Flavio Polano.