L’escursione insieme all’amata cagnolina, un meticcio scuro. Hanno raggiunto la Valmalenco e da qui il rifugio Bignami per poi salire, accompagnate da una guida di mezza montagna, fino al lago che si forma per lo scioglimento del ghiacciaio Fellaria. Scivolate nel torrente per salvare l’animale.
La certezza della tragedia giovedì mattina quando sono stati trovati i corpi delle due lecchesi, Rosa Corallo, 60 anni, di Pescate e Veronica Malini, 54 anni, di Cernusco Lombardone, inghiottite mercoledì, poco dopo mezzogiorno, dal torrente a 2.500 metri di quota, lungo il sentiero Marson. Le ricerche, proseguite ieri sera fino alle 22, sono riprese stamani all’alba: coinvolti decine di uomini, tecnici del Soccorso alpino, specialisti del Sagf della Guardia di Finanza, vigili del fuoco, due elicotteri e sommozzatori.
Prima Rosa, poi Veronica, i cadaveri trascinati a valle per decine di metri e rinvenuti poco prima della diga. Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto subito dopo un piccolo ponte in ferro lungo il sentiero che dalla parte est del Fellaria porta fino ai piedi del ghiacciaio. L’animale sarebbe sceso nel greto per bere, Veronica lo ha seguito scivolando per il peso dello zaino, travolta dalla forza della corrente: l’amica ha provato ad aiutarla, ma è stata inghiottita dai mulinelli. A lanciare l’allarme l’accompagnatore che si trovava con loro, insieme ad altri escursionisti. I soccorsi sono scattati subito, ma in questi giorni le acque del torrente che si forma per la fusione del ghiacciaio sono molto profonde e torbide a causa dei sedimenti, che hanno reso le ricerche ancora più complicate. In serata nei pressi del corso d’acqua è stato trovato lo zaino di una delle due lecchesi.
Una gita che avevano pianificato nei minimi particolari, tanto da chiedere il supporto di un esperto. Veronica Malini, madre di tre bambini, era molto conosciuta a Lecco: titolare di Mamimondo, l'asilo nido bilingue e centro per l'insegnamento dell'inglese a due passi dal comune. L'amica Rosy era parrucchiera, mamma di un ragazzo 27 anni, aveva perso il primo marito quando il figlio aveva solo sei anni e il secondo era scomparso in tragiche circostanze.
"Era arrivata a Pescate 24 anni fa- ricorda il sindaco del paese, Dante De Capitani, una donna bella, sportiva, escursionista esperta e molto preparata fisicamente, per cui non è stata imprudenza la sua ma un gesto istintivo che chi ama gli animali può capire. Se fosse successo al mio cane probabilmente avrei fatto la stessa cosa perché in quei momenti vince l'istinto. È morta per un gesto d'amore e la ricorderemo con affetto e commozione. Siamo vicini al figlio Fabio".