Quasi cinque truffe al giorno lo scorso anno in provincia di Lecco, 1664 per la precisione, 288 nel capoluogo. Otto volte tanto i dati registrati nel 2019, quando ero state 235 in tutto il territorio, 47 i casi denunciati a Lecco. Una piaga, in particolare per quanto riguarda le frodi informatiche, che si è aggravata durante la pandemia.
Truffe online e raggiri, con vittime, in quest’ultimo caso, soprattutto gli anziani. L’ultimo episodio solo pochi giorni fa a Calolziocorte, con l’amaro sfogo del figlio della coppia ripulita di oro e contanti. “Chi ha agito non ha cuore e ritegno- ci aveva raccontato- Il bottino che è riuscito ad arraffare era destinato alle costose cure di mia madre. Quel balordo ha avuto il coraggio di rubare anche le fedi al dito di due persone sposate da 60 anni”. In questa occasione il truffatore si era presentato come un tecnico della società erogatrice dell’acqua.
Ma le variazioni sul tema sono molte: finti appartenenti alle forze dell’ordine, avvocati che chiedono soldi per conto di parenti vittime di incidenti, raggiri in rete su acquisti e phishing. “Una vorticosa impennata in costanza di pandemia Covid”, spiega la Prefettura di Lecco che ha elaborato i dati. Perché nel 2020 le truffe e frodi informatiche nel lecchese erano state 1528 (198 a Lecco) e addirittura 2014 nel 2021 (305 a Lecco, quasi una al giorno).
I numeri del 2022, se pure alti, fanno dunque segnare una inversione di tendenza che andrà verificata nei prossimi mesi. Da parte delle forze dell’ordine l’impegno costante non solo sul fronte della repressione, ma soprattutto su quello della prevenzione con la pubblicazione di opuscoli e incontri con gli anziani. Il primo consiglio però resta sempre lo stesso: mai aprire agli sconosciuti.