E’ durata poche ore la fuga dell’assassino di Malcom Masou Darga, il 23enne ucciso a coltellate nel pomeriggio di martedì a Calolzio. Le indagini degli agenti della Polizia ferroviaria e della Questura di Lecco hanno portato all’arresto di un cittadino italiano di 25 anni, originario del Burkina faso che ora si trova in carcere a Pescarenico. Deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario: è lui che ha colpito con due coltellate, una all’addome e una alla gamba, il 23enne mentre si trovava sulla banchina della stazione ferroviaria di Calolzio. Colpi sferrati sotto gli occhi della madre che non hanno lasciato scampo alla vittima, morto in pronto soccorso all’ospedale di Lecco.
Ancora da chiarire i motivi dell’aggressione. Malcom Mazou Darga da qualche settimana si era trasferito a Calolziocorte con la famiglia, dopo essere cresciuto ad Airuno. Nel suo passato recente qualche problema giudiziario per via del carattere turbolento e cattive frequentazioni. Tutto lascia presupporre che l’episodio sia legato a una faida fra connazionali, sulla scia delle tante baby gang che popolano la tratta ferroviaria Lecco-Milano. Sull’episodio imperversano le polemiche, nonostante il responsabile sia presto stato assicurato alla giustizia. “Il tragico fatto alla stazione di Calolzio – attacca Dante De Capitani, sindaco di Pescate -dimostra una volta di più che stiamo accogliendo anche i delinquenti e che le stazioni e le periferie sono ormai in mano a queste bande di extracomunitari che nel tempo sono cresciute a dismisura proprio per la smania solo italiana di voler accogliere tutti indistintamente. Sono vicino al sindaco Ghezzi e all'assessore alla sicurezza Caremi – conclude De Capitani - accusati ingiustamente di immobilismo quando invece hanno spostato il Comando di Polizia locale proprio in zona, hanno riempito di telecamere la stazione, di più cosa potevano fare?”