Certi libri fanno giri immensi e poi ritornano. È il caso della “settecentina” che i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine hanno riconsegnato alla biblioteca Alessandro Manzoni di Merate. “Theologia Moralis”, una ristampa del 1732 dell’omonima opera del teologo francescano bavarese Anaklet Reiffenstuel, di proprietà della biblioteca brianzola appunto, ma che chissà come e chissà quando è finita in Friuli Venezia Giulia.
Il volume è stato rintracciato nell’ambito dell’attività di costante monitoraggio dei siti di e-commerce, portata avanti dai militare di Udine per contrastare la commercializzazione di beni culturali di provenienza illecita. L’opera in questione, messa in vendita da un uomo residente a Codroipo, ha subito attirato l’attenzione dei Carabinieri che, per il contenuto, hanno ritenuto potesse trattarsi di un testo di appartenenza ecclesiastica e quindi sottoposto a tutela dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Il venditore ha spiegato di aver acquistato il testo in un mercatino locale e di non essere stato a conoscenza del suo valore.
Impresso su una delle pagine iniziali un timbro ad umido riportante l’iscrizione relativa al “Collegio Comunale di Merate”. Ed è così che il libro torna al punto di partenza. I bibliotecari di Merate dopo un’accurata ricerca d’archivio hanno confermato l’appartenenza del volume alla biblioteca e l’antico libro è quindi tornato sugli scaffali brianzoli, riconsegnato alla direttrice Cristina Viganò, alla presenza dell’assessore alla Promozione Turistica e Culturale, Fiorenza Albani. Come sia finito in un mercatino friulano resta un’incognita, ma è probabile che il tomo sia andato perso nel corso di uno degli spostamenti del patrimonio librario meratese. Da oggi però la “settecentina” potrà essere consultata e studiata da esperti e appassionati di tomi storici di carattere religioso.