Shamsia Hassani nel 2016 insegnava scultura all’Università delle Belle Arti di Kabul. Dal 2021, con il ritorno dei talebani in Afghanistan, Shamsia è costretta a vivere nascosta perché la sua arte, graffiti che ritraggono le donne afgane in una società dominata dagli uomini, non sono graditi dal regime che puntualmente li cancella. Ma sul suo sito scrive “Art changes people's minds and people change the world”, l’arte cambia la mente delle persone e le persone cambiano il mondo ed è per questo che l’arte di Shamsia non si ferma.
La biblioteca civica Uberto Pozzoli di Lecco con il gruppo Emergency di Lecco e Merate, da anni impegnato per portare cure in Afghanistan, ha organizzato la mostra “Afghanistan con gli occhi di una donna. Shamsia Hassani: donna e street artist”, visitabile al piano terra della biblioteca fino al 22 luglio.