“Quello che sta per chiudersi è stato l’anno più difficile della nostra storia. Eppure Confindustria non si è mai fermata. Così come le aziende. E non per vile denaro, ma per senso di responsabilità nei confronti del paese. E tutto mettendo sempre al primo posto la salute dei dipendenti, con le fabbriche che restano uno dei luoghi più sicuri sul fronte dei contagi Covid”.
Poche parole da parte del presidente di Confindustria Lecco- Sondrio Lorenzo Riva per disegnare questi ultimi dodici mesi. L’associazione non ha mai smesso di fornire servizi, orientamento, percorsi formativi, pratiche burocratiche. Ma anche solidarietà con la donazione di respiratori e monitor agli ospedali di Lecco e Sondalo, momenti di incontro e riflessione con il Lecco Film Festival, dialogo con i ragazzi che dovranno scegliere il loro futuro: più di mille quelli incontrati online, 450 hanno risposto ai questionari e nuovi appuntamenti sono in programma in questi giorni.
Nel bilancio di fine anno ci sono anche i numeri: indicatori di domanda e fatturato in calo a novembre rispetto al mese precedente, con le previsioni che parlano di un ulteriore rallentamento (secondo il 36,9% degli imprenditori ascoltati a campione). Insolvenza e ritardo nei pagamenti rilevate per il 40,3% delle imprese, limitato orizzonte di visibilità sul portafoglio ordini, inferiore ad un mese per quasi una realtà su due.
Per i territori di Lecco e di Sondrio l’indicazione mediamente prevalente è comunque la stabilità, ma in un quadro dove il fatturato è ancora in contrazione e, soprattutto, che risente dei cali registrati nei mesi precedenti.
“I dati elaborati nell’ambito dell’ultimo osservatorio - evidenzia il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Lorenzo Riva - indicano stabilità della domanda e dell’attività produttiva, ma si tratta di un bilanciamento fra aziende che segnalano un calo e realtà che indicano una crescita, in un panorama molto variegato. In un contesto di crisi come l’attuale il fatto che non si registri una marcata diminuzione di questi indicatori è un fattore positivo, tuttavia, è d’obbligo sia ricordare i cali registrati nei mesi precedenti, sia evidenziare come al mantenimento dei livelli di domanda e produzione, oltre che del tasso medio di utilizzo della capacità produttiva, non faccia seguito stabilità del fatturato, che nei nostri territori diminuisce per oltre un’azienda su cinque”.
“Anche il quadro occupazionale delle aziende del nostro territorio risulta caratterizzato principalmente da stabilità - commenta il direttore generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori - indicata da oltre quattro aziende su cinque e con un ulteriore tendenza a bilanciarsi di giudizi di diminuzione e crescita. Il ricorso agli ammortizzatori sociali risulta limitato al 20,8%, per quanto attiene il campione del nostro osservatorio, e le aspettative per i prossimi mesi non fanno al momento presagire un aggravarsi della situazione”.