Il metalmeccanico lecchese batte il coronavirus. Lecco resta la provincia in Italia a maggior tasso di aziende del settore, 2123 per la precisione. Queste realtà danno lavoro a oltre 30mila persone, vale a dire a un dipendente su tre. Anche in questo caso, si tratta del record nazionale.
Un trend storico, confermato anche durante il 2021, anno nel quale si sono ancora sentite della più grossa crisi dal dopoguerra, quella innescata dalla pandemia. Le conseguenze si sono fatte sentire: dal 2016 a oggi, le imprese metalmeccaniche lecchesi si sono ridotte del 9 per cento, 29 delle quali solo nel corso dell’ultimo anno. Si tratta di un processo di riorganizzazione perché nel corso del 2021 in provincia di lecco il numero di addetti del settore è aumentato di 900 unità. “Il peso del settore metalmeccanico nel territorio – si legge nella nota della camera di commercio - è attestato dalla presenza di un distretto industriale riconosciuto dalla Regione, che comprende 28 comuni situati in provincia di Lecco, 7 in provincia di Como, 4 in provincia di Monza Brianza e uno in provincia di Bergamo. All'interno del Distretto si sviluppano la produzione e la lavorazione di metalli e loro leghe, la fabbricazione e la lavorazione di prodotti in metallo. Nel Distretto operano anche industrie che realizzano macchine, impianti, componenti e automazioni funzionali al processo produttivo.
Il Distretto si caratterizza per la presenza di una rete capillare di piccole e medie imprese a elevata specializzazione, con una forte capacità di reazione e risposta ai mutamenti del mercato, aperte alla sfida dei mercati internazionali e orientate ad una costante innovazione nei processi produttivi”. Segno di ciò il valore delle esportazioni: A Lecco la quota delle esportazioni di questo settore è del 74,8% e in valori assoluti le stesse sono aumentate di 455,8 milioni di Euro rispetto ai primi nove mesi 2020 e di 162,5 nei confronti della media pre-Covid.