Le tute blu lecchesi approvano a larghissima maggioranza il nuovo contratto nazionale. Alle consultazioni condotte dai sindacati in 149 aziende hanno partecipato 6.254 operai su oltre novemila aventi diritto e 614 impiegati su 1.293 aventi diritto. Complessivamente, hanno votato poco meno di settemila lavoratori su diecimila aventi diritto. Oltre seimila settecento i sì, a fronte di 77 no, 51 schede bianche e 9 nulle.
Il rinnovo contrattuale, oltre a un aumento salariale a partire da 100 euro, porta anche diversi benefici ai lavoratori. “Una consultazione dall'esito importante – spiega Maurizio Oreggia, segretario della Fiom Cgil Lecco – anche hanno partecipato ancora più persone rispetto alle assemblee pre Covid e questo risultato ci rende soddisfatti. In questi incontri gli argomenti che hanno suscitato maggior interesse la riforma dell'inquadramento e la formazione”. “Questo accordo – commenta Enrico Vacca, segretario della Fim Cisl Monza Brianza Lecco - un accordo che oltre a un importante risultato economico porterà alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici significativi miglioramenti normativi a partire in primis dalla Riforma del sistema di inquadramento professionale”. “Con il nuovo contratto – aggiunge Enrico Azzaro, segretario della Uilm Lecco - abbiamo realizzato l’aggiornamento e la revisione dell’inquadramento professionale adeguandolo alle profonde trasformazioni tecnologiche ed organizzative avvenute dal 1973, data a cui risale l’attuale inquadramento, ad oggi. Inizia una nuova sfida nei luoghi di lavoro, dove sino ad oggi, erano le imprese a decidere il percorso meritocratico e professionale. Da oggi la musica cambia”.