Meno burocrazia e più decisionismo nell’affrontare i problemi delle imprese. C’era anche una delegazione lecchese all’assemblea nazionale di Confartigianato, che ha visto la presenza del presidente della repubblica Sergio Mattarella e del premier Giorgia Meloni.
Al primo ministro, il presidente nazionale di categoria Marco Granelli ha chiesto un impegno per snellire gli adempimenti amministrativi in materia di lavoro, che si sommano alla torre di Babele della legislazione fiscale. A ciò si somma, la richiesta di ridurre la pressione fiscale, di aiutare le imprese in un approccio meno ideologico sul fronte del lavoro, puntando sull’apprendistato. Infine, il governo si deve impegnare a trovare una soluzione a quelle imprese che hanno concesso uno sconto in fattura sui bonus energetici.
“Sottoscrivo l’intervento del presidente Granelli – afferma Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco, a Roma con la vice presidente vicario Ilaria Bonacina, i vice presidenti Monica Longhi e Riccardo Bongiovanni e il segretario generale Vittorio Tonini – Il nostro Paese ha bisogno di cambiare passo a partire da una velocizzazione della burocrazia e da un decisionismo politico che vada dritto con le riforme che servono a renderci più competitivi con il resto del mondo. I nostri artigiani, come abbiamo raccontato durante la nostra assemblea di venerdì scorso, sono pronti a passare da una dimensione locale a una globale, l’associazione c’è e ha le competenze per sostenerli, ma la politica ci deve stare vicino e attuare provvedimenti a misura di medie e piccole imprese”.
Alle richieste degli artigiani, il premier Giorgia Meloni ha risposto punto per punto. ““Nei prossimi anni – ha detto - vorremmo considerarci come artigiani dell’Italia, occupandocene con la stessa meticolosità, dedizione, pazienza e amore con cui un artigiano si occupa dei suoi prodotti”.