Prima la pandemia, poi la guerra. Due eventi che hanno avuto ripercussioni pesanti sull’economia provinciale. Eppure non si ferma la tradizionale intraprendenza lecchese. Secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Lecco, nel primo trimestre 2022 le imprese iscritte nel registro della camera di Commercio sono cresciute di 84 unità. In quadro non certo semplice si registra un aumento dello 0,3 per cento, un dato non certo scontato, in linea con la media lombarda e in controtendenza con la media nazionale. Curiosamente, fra il 2013 e il 2021 nel primo trimestre a Lecco la variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente era sempre negativa. La tendenza si è invertita nel 2021.
A Lecco le imprese attive nel primo trimestre sono complessivamente 25.666, un pochino in più che al 31 marzo dello scorso anno. Il dato emerge da un saldo negativo. Se si analizza il solo primo trimestre 2021, Lecco ha registrato 463 nuove imprese a fronte di 523 chiusure. Un saldo negativo di 60 unità che resta comunque il valore più basso registrato dal 2015 a oggi.
Crescono le società di capitali e le imprese individuali, calano le società di persone. Per quanto riguarda i settori nei quali operano, si registrano dati differenti.
Da un punto di vista tendenziale, cioè rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a Lecco sono in leggera crescita le aziende che operano nel tessile e nell’alimentare. Calano le imprese del manifatturiero, settore predominante nella nostra economia oltre che le attività legate a intrattenimento, sport e arte. A livello congiunturale, cioè rispetto all’ultimo trimestre 2022, calano le attività di bar e ristorazione, sedici in meno. Da segnalare la crescita delle nuove attività artigiane, nel primo trimestre cresciute del 21 per cento. Uno dei settori più vivaci è quello legato alle professioni agricole che, insieme alle costruzioni, registra una variazione tendenziale positiva.