Un corso gratuito di 40 ore di formazione dove apprendere le nozioni essenziali per l’ingresso in cantiere. L’Espe di Lecco lancia a inizio febbraio il progetto “Pronti via”. L’obiettivo è rispondere all’esigenza di manodopera delle imprese dell’edilizia, che hanno registrato un boom di commesse negli ultimi due anni grazie alla spinta data dai bonus fiscali, ma anche offrire ai ragazzi un’importante opportunità di apprendere un mestiere spesso visto come ultima spiaggia ma in realtà diventato nell’ultimo decennio sempre meno pesante, grazie alla tecnologia, e più remunerativo.
“Nell’arco di una settimana, dal 7 all’11 febbraio, i nostri insegnanti e tecnici impartiranno ai partecipanti un percorso formativo gratuito organizzato su cinque giornate formative di otto ore, articolate in moduli, da svolgersi prevalentemente e quasi esclusivamente nei laboratori di cantiere, quindi con una forte connotazione pratica cosicché anche le necessarie conoscenze teoriche potranno essere apprese attraverso il fare operativo”, spiega il direttore di ESPE Lecco, Luca Patriarca. Durante il corso si affronteranno aspetti diversi: la movimentazione dei carichi manuale e con carriola all’imbrago dei carichi con accessori di sollevamento; l’utilizzo in sicurezza degli elettroutensili alle operazioni di armatura dei casseri e della posa dei ferri; la preparazione della malta ai getti in calcestruzzo, il lavoro in quota su ponteggi, scale e trabattelli, l’organizzazione dell’area di lavoro. Il tutto con la massima attenzione alla sicurezza a partire dall’apprendimento delle norme di comportamento e dei dispositivi di protezione da impiegare.
Al termine del corso agli allievi che saranno ritenuti idonei verranno rilasciate le attestazioni sulla sicurezza, immediatamente spendibili in cantiere. Gli allievi che saranno risultati idonei saranno messi in contatto con le imprese del territorio alla ricerca di nuovi lavoratori. L’iniziativa sarà proposta a breve anche nell’analogo ente di Sondrio, l’ESFE: due realtà che, entro fine anno, confluiranno in un unico soggetto interprovinciale