Nella gara dei giganti, risultati altissimi per gli atleti lecchesi. Parliamo del Tor des Geants, l’endurance trail per eccellenza, una delle competizioni più difficili al mondo: 330 km, 24.000 di dislivello positivo, per quasi 100 ore di corsa tra le alpi della Val d’Aosta. Serve essere veri eroi anche solo per arrivare al traguardo, figuriamoci per classificarsi tra i migliori: più di mille i partecipanti provenienti da tutto il pianeta. Meritano dunque una standing ovation i lecchesi Andrea “omus” dell’Oro e Michele “nino” Cagliani. Dell’Oro ha concluso la gara all’11esimo posto assoluto, arrivando al traguardo di Courmayeur in 85 ore e un minuto. Cagliani è arrivato 16esimo, con un tempo di 89 ore e 18 minuti. A vincere lo svizzero Jonas Russi, in 70 ore e 31 minuti. Sul podio due italiani, Simone Corsini, 75 e 27, e Andrea Macchi 76 e 43. Ma evidentemente agli organizzatori 330 massacranti chilometri non sembravano sufficienti e così ha riservato a 200 corridori la possibilità di partecipare al Tor des Glaciers, 450 chilometri e 32 mila metri di dislivello positivo. Tra loro non potevano mancare: Alessandro Gilardoni, organizzatore del Trail delle Grigne sud e Guendalina Sibona, milanese ma lecchese d’adozione. Lecchesi in gara anche nel più breve del trail, la Tor30. Tra loro Andrea Rota e Alessandro Riva. Insomma, Lecco si conferma patria di grandi corridori in montagna: del resto nel nostro territorio non mancano le gare per tenersi allenati, come la recente Utlac 250.