Saranno a breve espulsi dall’Italia tre clandestini responsabili di gravi reati, tra cui stupro, rapina e lesioni personali. Il Questore di Monza ha disposto l’accompagnamento al Centro per il Rimpatrio di Milano per un cittadino albanese e a quello di Roma per un tunisino e un marocchino. Il primo, 45enne, è stato rintracciato dai Carabinieri di Brugherio per aver aggredito un conoscente, presunto amante della ex fidanzata. Nel 2008 aveva accoltellato la donna che fu trasportata d’urgenza al San Raffaele e nel 2019 aveva già picchiato l’uomo che fu ricoverato con prognosi di un mese. Nella prima occasione era stato condannato a una pena di otto anni di reclusione e alla successiva espulsione dal territorio nazionale. 11 anni più tardi la gelosia non si era ancora placata e l’albanese, in seguito all’aggressione ai danni dell’uomo, era stato sottoposto a custodia cautelare per reati di minaccia, lesioni personali, rapina aggravata e sequestro di persona. Non ancora trascorsi i 10 anni previsti dalla legge per la durata dell’espulsione, lo straniero la scorsa settimana è fermato e processato per direttissima. Ora è in attesa del provvedimento espulsivo definitivo. Stessa sorte per il 52enne marocchino, di recente scarcerato e già destinatario di inutili provvedimenti di espulsione per furto, rapina e anche maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti delle ex compagne. Con lui al Centro per il Rimpatrio anche il 19enne tunisino, clandestino da un anno e mezzo e responsabile di furto con strappo ai danni di una anziana donna, oltre al possesso per uso personale di sostanze stupefacenti.