Era diventato l’incubo delle impiegate dei servizi sociali. Minacce, insulti, blitz negli uffici e in un caso si era persino presentato in comune con un coltello da cucina. Nei guai è finito un 36enne di origini campane residente a Carate Brianza, raggiunto da una ordinanza di divieto di avvicinamento alle persone offese emessa dal Gip di Monza. Atti persecutori, l’accusa nei suoi confronti.
Dopo essere stato allontanato dalla moglie e i quattro figli per maltrattamenti voleva convincere le assistenti sociali a farlo tornare dalla sua famiglia. Blitz negli uffici, urla, minacce, appostamenti, porte sbattute, pugni sul tavolo e, in un caso, l'uomo era addirittura arrivato a presentarsi in comune con un coltello da cucina, tanto da terrorizzare le quattro impiegate che in più occasioni avevano chiesto l’intervento dei militari. Adesso la misura cautelare eseguita nelle scorse ore.
Nel fine settimana i carabinieri hanno messo a segno un servizio straordinario di controllo sulle strade di Limbiate. Identificate 35 persone e 22 veicoli con denunce e sequestro di droga. I militari sono stati impegnati in particolare in prossimità del Parco delle Groane e nei luoghi della movida. Durante i controlli due uomini a bordo di una A3 hanno abbandonato il veicolo scappando a piedi: sul mezzo è stato trovato un tirapugni e 50 grammi di sostanza stupefacente avvolta in 11 involucri.
Denunciato infine a Besana Brianza un 44enne sorpreso al volante dopo aver alzato il gomito. L’accertamento è scattato dopo un incidente causato proprio dall’uomo che al volante di una Renault Clio avrebbe omesso di dare precedenza a un incrocio. Gli è stata anche ritirata la patente. Era recidivo alla guida in stato di ebbrezza.