Preso a cinghiate dal patrigno davanti alla madre. Vittima un ragazzino di soli 14 anni, che spaventato e visibilmente provato è riuscito a fuggire chiedendo aiuto ai carabinieri della compagnia di Seregno. E’ accaduto l’altra sera. L’adolescente ha suonato il campanello della caserma: quasi in lacrime non riusciva a parlare. Ai militari ha mostrato i lividi e le ferite. Medicato all’ospedale San Gerardo di Monza ha riportato 25 giorni di prognosi.
Dimesso a casa non ci poteva più tornare. Così, in attesa di trovare una comunità protetta, ha trascorso la notte in caserma: un piatto di spaghetti cucinato dai carabinieri, un letto di fortuna, la certezza di essere al sicuro. Le indagini hanno consentito di accertare che il 14enne era stato preso a cinghiate per delle risposte “sbagliate”, in accordo con la madre e davanti ai fratellini più piccoli e che, da tempo, analoghi atti di violenza erano compiuti anche dalla donna.
L’uomo è stato denunciato per lesioni personali gravi e, insieme alla moglie, anche per maltrattamenti contro familiari. Sempre i carabinieri di Seregno hanno ritrovato seduto su una panchina in buone condizioni di salute un giovane studente brianzolo che l’altra sera in sella alla sua mountain-bike era uscito, dopo un litigio con i genitori, e non aveva fatto ritorno a casa. Ricerche serrate e l’attivazione della procedura “salvavita” che ha prima permesso di capire che il telefono del 15enne agganciava le celle telefoniche di zona e poi, ha permesso di rintracciarlo presso lo skate park di Seregno.
Infine due dodicenni vittime di un esibizionista che sabato pomeriggio a Seregno si è calato i pantaloni davanti a loro, urlando oscenità. le ragazze terrorizzate sono scoppiate a piangere. Soccorse da una pattuglia di passaggio hanno descritto l’uomo. Sui venticinque trent’anni d’età, con indosso una maglietta bianca, dei pantaloni scuri e un cappellino nero. E’ stato intercettato poco dopo nei pressi della stazione ferroviaria, poco prima che potesse prendere il treno per Monza. Accompagnato in caserma, il 26enne, un artigiano bangladese residente a Monza, verosimilmente anche sotto l’effetto dell’alcol, è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico.