Era la mattina del 3 gennaio 1945, quando quattro giovani partigiani, Natale Beretta di Arcore di 25 anni, Nazzaro Vitale di Bellano di 24, Mario Villa di Biassono di 23, Gabriele Colombo di Arcore di 22 vennero fatti fucilare dalle Brigate Nere di Missaglia a Valaperta di Casatenovo: un’esecuzione sommaria, senza alcun processo, realizzata come rappresaglia dai fascisti per l’uccisione del repubblichino Gaetano Chiarelli. Una delle pagine piu’ nere della storia del fascismo in Brianza, territorio che ogni anno ricorda questo massacro per tramandarne la conoscenza e il ricordo.
Per il 78esimo anniversario, la commemorazione dell’eccidio di Valaperta si è svolta a Usmate Velate, con la collaborazione dei comuni di Arcore, Biassono, Missaglia, Casatenovo e Lomagna e delle sezioni locali di ANPI, ANCR e ANMIG. Dopo la messa commemorativa nella chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, il corteo e’ partito in direzione Villa Scaccabarozzi, dove si è poi svolta la cerimonia istituzionale: un momento per ricordare, con le parole della Sindaca di Usmate Velate Lisa Mandelli e del Presidente dell’ANPI Monza e Brianza Fulvio Franchini, il dramma di questa ricorrenza e la necessità di far propri, oggi come ieri, i valori dell’antifascismo, di tramandare le storie come quelle dei quattro partigiani uccisi a Valaperta generazione dopo generazione.
Ed è proprio ai più giovani che è stato diretto il progetto, presentato per l’occasione, "Il terrore e il coraggio", a cura del professore Raffaele Mantegazza, per le classi terze della scuola media Luini di Usmate: una serie di incontri in cui si è aperto un dialogo tra il docente e i ragazzi, riflettendo sulla memoria della lotta al nazifascismo, sulle sofferenze di chi ne subì discriminazioni e violenze, ascoltando forti testimonianze e provando anche ad attualizzare quel dramma, a partire dal ricordo del ruolo che proprio le scuole, oggi luoghi di crescita e cultura fondamentali, avevano avuto per creare il terreno fertile al razzismo e all’odio.