La fantascienza cinematografica quanto attinge dalla scienza? E quanto, invece, è la scienza a ispirarsi a ciò che è fantascientifico in un film? È a queste due domande che l’astrofisico Luca Perri, ospite di chiusura del ciclo di incontri UmanaMente nella serata promossa dall’associazione Novaluna a sostegno della rete TikiTaka, ha cercato di rispondere prendendo come riferimento una delle saghe per eccellenza nel mondo del cinema: Guerre Stellari. Con un quiz interattivo, sul modello di “Chi vuol essere milionario?”, Perri ha guidato il pubblico del teatro Manzoni di Monza alla scoperta, spesso persino esilarante, di quella relazione mai a senso unico tra scienza e fantascienza così evidente negli undici film, spaziando dalla fisica alla biologia, dall'astronomia all'ingegneria, dall'economia alla chimica. Ponendo domande che hanno avuto riscontri nella realtà anche con scoperte scientifiche e studi ufficiali: protesi cibernetiche di personaggi della saga che stanno ispirando reali protesi, il possibile costo della costruzione della Morte Nera, persino corrette previsioni fatte dagli autori di Star Wars rispetto a future scoperte scientifiche.