Nuova sentenza sulla vicenda dei licenziamenti alla Gianetti ruote, l’azienda che, decisa la chiusura dell’impianto di Ceriano laghetto, nel luglio 2021 licenziò via mail i dipendenti in servizio. Dopo il pronunciamento dello scorso febbraio, il Tribunale di Monza ha dato ragione ad alcuni dei 152 dipendenti rimasti senza lavoro. Con due sentenze disgiunte, il Tribunale ha dichiarato illegittimi i licenziamenti e ha condannato l’azienda – specializzata nella produzione di ruote per auto e moto - il reintegro per alcuni nel sito di Carpenedolo (Brescia) e per altri il risarcimento pari a quindici mensilità.
Soddisfazione da parte della Cgil Monza che ha assiftito alcuni lavoratori in questa vertenza. "Il Tribunale ha riconosciuto le nostre ragioni ripagando i lavoratori della Gianetti da una pesante ingiustizia", dichiara Roberto Scisca, avvocato della Fiom Cgil Brianza. “Questa era una sentenza che noi stavamo aspettando con particolare interesse – sostiene Stefano Bucchioni della Fiom Cgil Brianza - perché dopo le sentenze che hanno confermato la condotta antisindacale da parte della Gianetti Fad Wheels sulla procedura di licenziamento e la chiusura del sito di Ceriano Laghetto, da ultimo quella della Corte di Appello di Milano, arriva finalmente l'esito alle prime cause individuali dei lavoratori licenziati. La sentenza dà ragione ai lavoratori e condanna la Gianetti al loro risarcimento”.
“Quella della Gianetti – aggiunge Piero Occhiuto, segretario della Fiom Cgil Brianza - che richiama il tema delle politiche industriali del Paese e della tenuta occupazionale. Il tessuto industriale del territorio non può essere deturpato dalle scorribande di Fondi di investimento e speculatori che si vogliono mostrare imprenditori". “Con tutte le sentenze che i vari Tribunali hanno emesso – conclude Walter Palvarini, segretario generale della Cgil Monza Brianza - si rende un poco di giustizia ai lavoratori ed al sindacato che è stato con loro a lottare”.