La Brianza corre veloce ai mondiali di atletica. Una delle medaglie più belle conquistate a Budapest porta la firma di Filippo Tortu, velocista milanese cresciuto a Costa Lambro, frazione di Carate Brianza.
Si tratta dell’argento nella staffetta 4 x 100, corsa insieme a Roberto Rigali, Marcell Jacobs e Lorenzo Patta. Già in fase di qualifica gli italiani avevano dimostrato di poter dare del filo da torcere ad americani e giamaicani, centrando la finale con il tempo di 37 secondi e 65 centesimi, miglior tempo nelle batterie. In finale l’Italia è in quarta corsia, tra Gran Bretagna e Giamaica. Rigali parte forte e cambia bene con Jacobs, ancora meglio il passaggio di testimone tra il campione olimpico e Patta, ma lo sprint che ha permesso di conquistare l’argento con il tempo di 37 secondi e 62 centesimi è di Tortu che nel rettilineo finale mette il turbo, superando inglesi e giamaicani. Davanti solo gli Stati uniti con l’irraggiungibile Noah Lyles. Una grande soddisfazione per l’atleta brianzolo, deluso dalla prova personale nei 200 metri. Dopo una stagione ai massimi livelli con la conquista del titolo nazionale, in batteria non scende sotto i 20 secondi e 46 centesimi e non riesce a passare il primo turno eliminatorio.
Non solo Tortu, ai mondiali si è distinto per la sua performance nella gara dei 400 ostacoli il monzese Mario Lambrughi che disputa un ottimo primo turno, agguantando la semifinale e puntando a battere l’ormai lontano personale di 48 secondi e 99 centesimi. Una gara che però non correrà, lasciando il monzese con l’amaro in bocca. Lambrughi viene infatti squalificato per falsa partenza, anticipando di 17 millesimi lo sparo di inizio. Rimane la bella performance delle fasi eliminatorie con il tempo di 49 secondi e 5 centesimi, migliore anche di quello che in questa stagione l’ha eletto campione italiano.