Forte l’abbraccio del mondo dei motori. Fin da subito, da quel tragico 17 dicembre, i genitori di Sebastian Fortini, studente morbegnese, astro nascente del motocross nazionale spentosi a soli 17 anni mentre si stava allenando sul tracciato di Traona, hanno sentito la vicinanza dei motociclisti, di chi condivide la passione per una disciplina davvero speciale. Il tracciato di Traona, vicino all’Adda, da quel giorno è chiuso. Una parte è sotto sequestro nell’ambito delle indagini aperte dopo la tragedia. Ed è in vigore un’ordinanza che vieta l’accesso all’area demaniale. “Non chiudiamo questa zona di allenamento, di sfogo di passioni, di sogni, anzi miglioriamola se possibile, aiutiamo questo sport come lo facciamo con altri” – l’appello accorato contenuto nella lettera aperta scritta dal noto manager morbegnese Sandro Nava, una vita dedicata allo sport. “Avevo 30 anni, oggi ne ho 76 – spiega Nava – e gareggiavo sia nel motocross che nell’enduro, ero Presidente del Moto Club Paolo Lietti di Morbegno e già a quei tempi si andava a Traona ad allenarsi sulla pista, non ufficiale, creata in riva all’Adda”. Dal Sindaco Maurizio Papini arrivano precisazioni e allo stesso tempo un’apertura per il futuro. “L’ordinanza che abbiamo emesso – premette il primo cittadino – è atto doveroso e dovuto, dopo quello che purtroppo è accaduto. L’area è demaniale – precisa Papini – ho preso la decisione in accordo con l’Ufficio territoriale della Regione. La chiusura è dettata dal fatto che è in corso un’indagine giudiziaria e parte dell’area è sotto sequestro”. “E’ una pista non autorizzata – prosegue il Sindaco – capisco la passione per il motocross ma è chiaro che se qualcosa si vuol fare deve essere fatto nel rispetto delle norme”. “Se si propone un’idea che riceve l’assenso dell’UTR, che rispetta tutte le normative – conclude Papini – allora non vedo problemi”. Nel frattempo, il papà di Sebastian, sul suo profilo Facebook anticipa che si sta lavorando per realizzare il sogno. Ma pare che l’ipotesi Traona sia troppo in salita. “Visto che il progetto è imponente – scrive Max Fortini – ma abbiamo già individuato in zona altre location che stiamo considerando”. “Ci sarà molto da sudare – si legge poco sotto – ma vi garantisco che in qualche modo la Valtellina avrà la sua pista, le sue piste, e saranno all’avanguardia in tutti i sensi.