Un robot fatto in casa in 6 giorni, progettato, brevettato e realizzato nei laboratori di Secam con i componenti disponibili in azienda. È il drone terrestre, comandabile fino a 500 metri di distanza, che può essere utilizzato per sanificare ambienti di vario tipo, uffici pubblici, reparti ospedalieri, case di riposo e aziende. Responsabile del progetto il direttore Andrea Mariani.
“Devo ringraziare il personale, tecnici e ingegneri che si sono prodigati per risolvere le problematiche connesse all’assenza di materia prima – dichiara il Presidente di Secam Raffaele Pini -. Tutto quello che vedete qui oggi è stato realizzato grazie ai materiali e alle tecniche di ingegneria che potevamo trovare all’interno die nostri laboratori, con un significativo risparmio rispetto ai prezzi di mercato. L’obiettivo del progetto – aggiunge – è stato sicuramente quello di assicurare un servizio ulteriore alla comunità senza rinunciare alla nostra mission”
Il robot ha un’autonomia di 60 minuti, durante i quali diffonde fino a 70 litri di liquido alcolico, anch’esso prodotto da Secam, in grado di annientare il coronavirus sanificando ambienti e superfici
“In un’ora può coprire una superficie di 6000 metri quadri, facendo il lavoro di 4 persone”, spiega Stefano Piani, tecnico di telecontrollo
Dopo aver prodotto gel igienizzante, messo a disposizione gratuitamente di Comuni e strutture sociosanitarie, la società pubblica che si occupa di rifiuti e ciclo integrato delle acque, vuol dare un contributo al territorio per sostenere il passaggio a una fase 2 di ripartenza.
“L’intervento va proprio in quella direzione – spiega l’amministratore delegato di Secam Gildo De Gianni – ovvero dare una mano alle realtà del territorio, aziende produttive, commerciali, i nostri soci, ovvero i Comuni, le strutture socioassistenziali, insomma un’offerta a favore di tutti per garantire a tutti le condizioni di ripartenza. Già nei prossimi giorni il rover sarà operativo – aggiunge De Gianni – le richieste di utilizzo stanno arrivando, l’interesse c’è, ma, parliamoci chiaro, la nostra speranza è che la sanificazione rimanga un ricordo e che la situazione di emergenza passi al più presto.”