È stato presentato a Palazzo Lombardia il progetto Orobikeando, incentrato sul cicloturismo e nato con l'intento di creare la Ciclovia delle Alpi Orobie. L'obiettivo è valorizzare il turismo rurale e il patrimonio enogastronomico attraverso la realizzazione di una rete ciclabile tra le province di Bergamo e Sondrio. La Ciclovia collega l'area rurale dall'aeroporto di Orio al Serio fino a Tirano e si sviluppa lungo una superficie di 795 chilometri. Il tutto per 64 tracciati che si snodano nel territorio di 139 Comuni. Il 47% dei percorsi ciclabili passano su aree protette. Le ricadute del progetto possono interessare, potenzialmente, una popolazione di circa 427.000 persone. Un territorio ricco di eccellenze agroalimentari: 5 formaggi DOP, diversi vini e vitigni, bresaola, mela I.G.P., olio e piccoli frutti. L'iniziativa è promossa, col sostegno di Regione Lombardia, dai Gal dei territori interessati. Pensati con l'obiettivo di essere percorsi da tutti, i tracciati ipotizzati dallo studio di fattibilità sono di difficoltà varia. Dalle ciclopedonali classiche, agli itinerari con strade moderate e a basso traffico. Senza dimenticare la viabilità agro-silvo-pastorale e le strade campestri. Sul percorso lo studio ipotizza diverse tipologie di servizi come aree di sosta breve e sosta escursionistica. A queste potranno affiancarsi i punti ristoro mobili, servizi di prossimità, come bar, rifugi, aziende agricole, negozi, punti noleggio e guide turistiche. Orobikeando nasce sulla base di una strategia di sviluppo condivisa volta alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari attraverso la promozione della mobilità dolce. Allo stesso tempo, si vuole realizzare un modello di governance capace di potenziare e valorizzare i servizi ecosistemici legati al turismo rurale. Si pensi alle caratteristiche e alle particolarità ambientali dei territori attraversati, ad esempio. Senza dimenticare, la creazione di una rete di cooperazione tra gli stakeholder locali per coinvolgere in forma stabile tutti i soggetti del territorio.