L’ennesimo rinvio dell’apertura degli impianti di risalita? Una presa in giro per la montagna, un altro duro colpo per il comparto. Lo sostiene l’assessore lombardo alla montagna Massimo Sertori, che annuncia: le regioni alpine hanno pronta una proposta di ristori, che sarà oggetto di discussione nella conferenza delle Regioni il 21 gennaio. All’estero queste attività ricevono indennizzi, da noi solo un enorme punto di domanda, prosegue l’esponente valtellinese della Giunta Fontana, che definisce la situazione sempre più preoccupante. Tutto sospeso, impossibile programmare, migliaia di persone in attesa di poter tornare a lavorare. Di qui la richiesta al governo di dare garanzie e tempestività nell’erogazione dei ristori per gli impianti di risalita e per tutte le attività correlate al turismo montano. Insomma, la stagione invernale è pressochè azzerata, l’industria della neve rischia di precipitare in una crisi senza precedenti. Il governo, conclude Sertori, ascolti il grido di dolore della montagna. Forte la preoccupazione nelle strutture ricettive, ma non ci si rassegna: Barbara Zulian, bormina, Presidente di Valtellina Turismo e Vicepresidente vicario di Federalberghi Sondrio, dice: tra gli operatori dell'alta valle c'è scoramento, ma anche voglia di reagire.