All’indomani del grave incidente in cui una donna è stata urtata dal treno all’altezza del passaggio a livello di via Ganda a Morbegno, si riaccende il tema della sicurezza di questi attraversamenti. Mentre il comitato di zona Morbegno 2 prevede di fare appello agli abitanti al rispetto dei segnali di chiusura delle sbarre per evitare pericoli, il sindaco Alberto Gavazzi entra nel merito dei contatti avuti con RFI sulla possibilità di chiudere anche questo passaggio – l’ultimo esistente in città – e non solo. <<Il nostro strumento urbanistico – afferma Gavazzi – prevede già una strada che da quel punto proseguendo in direzione Sondrio con sbocco su via Stelvio e in direzione Colico con sbocco su via Forestale, sia l’alternativa carrabile in caso di chiusura del passaggio a livello. Per il collegamento pedonale la previsione riguarderebbe invece un sottopasso. La nostra disponibilità c’è, ad RFI sta però la decisione di sostenere l’investimento, anche perché parliamo di ben oltre un milione di euro>>. Il comune di Morbegno ha inoltre aperto un confronto con Rete ferroviaria su un’altra questione di sicurezza ma non solo. Si tratta della zona della stazione, in particolare la piazza e il parcheggio sterrato ex Ghislanzoni, su cui l’amministrazione sta riformulando una proposta per l’acquisizione dell’area inserita in un progetto che mira a tre obiettivi: liberare il più possibile dalle auto piazza Bossi, potenziare il parcheggio sterrato e realizzare un sottopasso pedonale che sbuchi sul posteggio vicino al liceo artistico. <<L’intento di RFI – afferma Gavazzi – con la volontà di eliminare i passaggi a livello è di mettere in sicurezza e ridurre i tempi di percorrenza sulla Milano-Tirano. Entrambe questioni condivisibili, alle quali aggiungiamo la necessità di accogliere al meglio chi raggiunge le nostre stazioni. In questo senso vanno le nostre proposte su entrambi le zone, via Ganda e piazza Bossi>>.