Il dpcm di inizio novembre prevedeva che, in caso di passaggio a zona gialla, gli impianti di risalita potessero essere aperti. Le Regioni hanno elaborato un protocollo rigoroso, con capienza limitata sulle funivie e acquisto skipass online, da sottoporre al Comitato tecnico scientifico, ma il governo sembra avere già deciso per la chiusura, con grande preoccupazione tra gli operatori. Il comparto della neve in Lombardia vale 1 miliardo e 200 milioni. Bisogna far capire al governo, dice l’assessore regionale Sertori, che viviamo in un contesto europeo, con Paesi confinanti come Austria e Svizzera che apriranno le loro piste. Di qui l'invito al Presidente del Consiglio ad approfondire la problematica.
Anche il Consiglio regionale si è mobilitato, approvando una mozione urgente, che impegna la Giunta a sollecitare il governo affinchè chiarisca in tempi brevissimi la sua posizione e comunichi una data certa per la riapertura, coordini con gli Stati confinanti l’adozione di una linea comune europea su modalità e tempistica per una riapertura in sicurezza degli impianti, e preveda, in caso di chiusura prolungata o apertura fortemente contingentata, adeguate misure di ristori per le attività coinvolte