Volevano trascorrere due giorni insieme, padre e figlio, lontani dai rumori della città, immersi nella natura e nalle pace delle nostre montagne.
Ma quel sogno si è infranto in pochi secondi trasformandosi in un incubo per un 65enne residente nella provincia di Monza e Brianza. L'uomo ha visto precipitare nel vuoto il figlio, Giovanni Sala ingegnere di 37 anni di Mariano Comense.
La tragedia si è consumata nella tarda serata di domenica in Val Bodengo, nei pressi del passo della Crocetta sui monti di Gordona, in valchiavenna.
I due diretti al Bivacco Ledu, forse preoccupati per la chiusura della struttura a causa del coronavirus , hanno deciso, nonostante l'avvicinarsi della sera, di tornare sui loro passi, ma mentre stavano percorrendo un sentiero a quota 2.100 metri, nell’attraversare una cresta, il figlio avrebbe perso l’equilibrio precipitando nel vuoto per 150 metri sotto gli occhi atterriti del padre.
L’uomo sotto choc lo ha chiamato invano per ore, ha gridato con la voce rotta dal pianto, fino ad accasciarsi a terra in preda allo strazio di un padre che vede improvvisamente spezzarsi la vita che ha generato.
L'uomo ha quindi vegliato, come intontito, dall’alto su di lui nell’utopistica attesa che ricomparisse da quel versante impervio da cui era stato risucchiato all’improvviso.
All’alba stremato, in un attimo di lucidità, ha raccolto le sue ultime forze ed è sceso a valle lanciando l’allarme.
Il padre è stato affidato alle cure dei medici mentre sul posto della tragedia sono intervenuti gli uomini del Soccorso Alpino, il personale del Sagf della Guardia di Finanza di Chiavenna, i Carabinieri e l’equipe medica di Areu.
Una volta individuato ai piedi di un dirupo il corpo esanime dell’escursionista è stato recuperato e ricomposto presso la camera mortuaria dell’ospedale di Chiavenna dove ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.